V. 18 N. II (2025)
Scrittura / Lettura / Ascolto

«Otsebjatina»: come Nabokov riscrive Tolstoj

Giulia Marcucci
Università per Stranieri di Siena, Italia

Pubblicato 2025-12-24

Parole chiave

  • Tolstoj,
  • Nabokov,
  • La sonata a Kreutzer,
  • riscrittura

Come citare

Marcucci, G. (2025). «Otsebjatina»: come Nabokov riscrive Tolstoj. L’ospite Ingrato, 18(II), 187–205. https://doi.org/10.36253/oi-18878

Abstract

Il giovane Nabokov, durante l’emigrazione berlinese, scrive un testo dal titolo Reč’ Pozdnyšev (Il discorso di Pozdnyšev, 1926). Si tratta di un’opera breve che nasce dalla Sonata a Kreutzer di Tolstoj ed è destinata a essere declamata davanti a un pubblico di emigrati russi. Nelle lettere scritte alla moglie Vera nel giugno e nel luglio del 1926, Nabokov accenna al lavoro in corso e poi al risultato finale. Le sue affermazioni – sulla rilettura di Tolstoj, sulle sue impressioni, sulla reazione del pubblico riunitosi a Berlino per partecipare alla recitazione del Discorso di Pozdnyšev – costituiscono nel presente lavoro un punto di partenza per sviluppare un’analisi comparativa tra i due testi, quello di Tolstoj e quello di Nabokov, con lo scopo di riflettere sulla funzione di somiglianze e differenze, sia stilistiche che tematiche. Ne emerge che quest’opera, nata per gioco e con un finale opposto a quello di Tolstoj, si inserisce a pieno titolo nel «testo unico» di Nabokov.