V. 18 N. II (2025)
Sezione monografica «Proteggete le nostre verità»

Dal «vento inaridito delle pietre» alle «beate rose». Franco Fortini e l’equivoco della storia

Andrea Agliozzo
Sorbonne Université, France

Pubblicato 2025-12-24

Parole chiave

  • storia,
  • memoria,
  • metrica,
  • sestina,
  • archivio,
  • tradizione
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Come citare

Agliozzo, A. (2025). Dal «vento inaridito delle pietre» alle «beate rose». Franco Fortini e l’equivoco della storia. L’ospite Ingrato, 18(II), 41–54. https://doi.org/10.36253/oi-19471

Abstract

Il contributo indaga il rapporto tra tradizione, memoria e storia nella poesia di Franco Fortini, mettendo in luce – attraverso l’esame degli elementi formali – una poetica fondata sulla critica della linearità storica e sul riuso dialettico e critico delle forme ereditate dal passato. L’analisi di due testi – Sestina a Firenze e La poesia delle rose – permette di mostrare come la tensione tra necessità e contingenza, continuità e rottura, restituisca una visione della storia – e della poesia – non univoca, segnata da discontinuità e conflitti, che riflette una postura intellettuale situata, riassumibile nella formula «con la storia, contro la storia». L’obiettivo è verificare l’attualità degli strumenti critici fortiniani elaborati a partire dalle forme, sullo sfondo di una dialettica tra distanza e risincronizzazione che permette di interrogare la ricezione dell’autore nel presente.